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Il benessere dei bambini e delle bambine è la finalità di ogni intervento e proposta educativa e la condizione della sua efficacia. Parlare di benessere in educazione significa porsi nella prospettiva di “realizzare il potenziale specifico di ciascun bambino attraverso il suo sviluppo fisico, emozionale, mentale, spirituale, in rapporto a sé stesso, agli altri e all’ambiente”; alle condizioni di vita e di salute, si affianca l’idea della presenza e della qualità delle relazioni essenziali per la crescita, il gioco, la soddisfazione dei bisogni di conoscenza e di esperienze sociali allargate e positive.
Benessere significa:
• far vivere a tutti i bambini situazioni inclusive e non discriminanti;
• riconoscere le potenzialità e i progressi di ciascuno;
• coinvolgere tutte le bambine e i bambini, accogliendo e rispettando le diverse abilità espresse da ognuno;
• offrire contesti in cui sperimentare regole di vita quotidiana comprensibili ai bambini, coerenti e proposte con la giusta gradualità;
• garantire a bambine e bambini di poter prendere iniziative nella comunicazione, certi di sentirsi ascoltati.
Benessere è poter sperimentare attività che consentano di apprendere attivamente i diversi linguaggi e di esprimersi attraverso essi; vivere tempi che consentano il gioco e la concentrazione; essere accolti in luoghi curati, in cui spazi e arredi rispecchino il valore attribuito all’infanzia; sperimentare relazioni positive con gli adulti (educatori e genitori) e sviluppare un rapporto diretto ed equilibrato con l’ambiente naturale, sperimentando le prime forme di responsabilità per l’ambiente e per la sostenibilità.
È, infine, la capacità dei servizi educativi di essere vissuti e percepiti dai cittadini quali luoghi aperti, bene comune, spazi di incontro e di confronto possibile. L’accoglienza in ogni sua forma – a partire dai primi incontri con i genitori, con le bambine e i bambini– è la condizione per il benessere di tutti.
La fascia d’età compresa tra i 3 e i 12 mesi riguarda un periodo molto delicato in quanto ricco di nuove acquisizioni da parte del bambino. La giornata è piena di scoperte, novità, emozioni e sensazioni per il bambino, completamente nuove e sempre ricche di significato. Il bambino in questo periodo inizia il suo cammino verso l’autonomia poiché prende coscienza di sé e del mondo circostante. Utilizza come primo codice di comunicazione quello sensoriale, si rapporta con gli altri attraverso la vista, il tatto, l’udito, il gusto, l’olfatto specialmente durante le attività di routine.
Obiettivi educatrici | Obiettivi bambino |
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Facilitare l’ambientamento al nido, attraverso una buona accoglienza | Vivere serenamente il periodo di ambientamento |
Agevolare lo sviluppo relazionale- affettivo, aiutando la socializzazione (stare accanto/gioco parallelo)con i coetanei e le figure adulte di riferimento | Accettare la convivenza e la vita nella piccola comunità |
Stimolare la capacità percettivo- sensoriali dei bambini, offrendo loro una gamma di materiali ed esperienze varie e diversificate | Prendere parte alle attività ed alle esperienze proposte dalle educatrici |
Favorire lo sviluppo motorio | Acquisire sicurezza, padronanza, competenza motoria |
Agevolare il rapporto di collaborazione tra nido e famiglia |
Il periodo compreso tra i mesi di settembre e novembre verrà dedicato all’ambientamento. Durante tutto l’anno educativo le attività saranno intervallate da proposte stagionali, a proposte ludico educative.
Durante le belle giornate, anche nella stagione invernale, verranno privilegiate le attività all’esterno.
Durante i mesi di Settembre e Ottobre, il lavoro delle educatrici è quello di rispondere alle singole esigenze dei bambini e di instaurare con loro un primo rapporto affettivo e di comunicazione basato su sguardi, rassicurazione e incoraggiamento. Nella fase di adattamento i bambini vengono aiutati a familiarizzare con i ritmi del nido. Ad ognuno è dedicato un tempo ed uno spazio tutto suo per farlo sentire poi parte di un gruppo. Parte fondamentale dell’anno per il riconoscimento e consolidamento graduale delle figure educative quali punti di riferimento.
I bambini e le bambine qualcuno dice, agiscano come gli scienziati, esplorando con tutti i sensi la natura con i suoi fenomeni, le relazioni emotive e sociali tra le persone ed elaborando spontaneamente teorie e idee sulle esperienze che vivono.
Questi interessanti processi di indagine e di interpretazione del mondo, possono diventare consapevolezza e piste di decollo per apprendimenti successivi grazie alle educatrici che creano contesti educativi ricchi di stimoli e permettono ai diversi modi di esplorare, di trovare lo spazio per esprimersi.
Grande è dunque la responsabilità delle educatrici: offrire un ambiente ricco di interessi e di stimoli che invitano il bambino a fare le proprie esperienze.
Obiettivi educatrici | Obiettivi bambino |
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Sostenere il desiderio di autonomia nel movimento, nell’alimentazione e nell’igiene personale attraverso la proposta di esperienze, attrezzature ed arredi idonei | Sentirsi sicuro di muoversi liberamente nello spazio |
Garantire lo svolgimento armonico, costante e quotidiano delle routine | Sviluppare il rispetto di sé e dell’altro attraverso le routine quotidiane e le attività strutturate |
incentivare la comunicazione e la relazione | sviluppare la comunicazione e la relazione |
Favorire un ascolto attivo | imparare ad ascoltare; |
Garantire rassicurazione nei momenti di difficoltà | superare piccole paure e timori |
Agevolare il rapporto di collaborazione tra nido e famiglia |
Il periodo compreso tra i mesi di settembre e novembre verrà dedicato all’ambientamento. Durante tutto l’anno educativo le attività saranno intervallate da proposte stagionali, a proposte ludico educative.
Durante le belle giornate, anche nella stagione invernale, verranno privilegiate le attività all’esterno.
La nostra proposta educativa risponde al desiderio di scoperta, particolarmente intenso durante la prima infanzia e al bisogno di autonomia. Le esperienze proposte saranno quindi legate al cambiamento stagionale, allo scorrere del tempo all’arrivo delle feste.
Ogni attività verrà proposta sotto un aspetto ludico- ricreativo.
In questa fascia d’età è compito delle educatrici dare il tempo ai bambini di guardare il mondo dal loro personale punto di vista, adulti silenziosi ma vicini emotivamente e cognitivamente ai bambini e alle bambine.
I punti di vista del bambino sono come “i cento linguaggi”: hanno bisogno di qualcuno che li ascolti, che li guardi; hanno bisogno di adulti che creino le condizioni perché possano esprimersi, dando dignità alle parole, ai gesti e agli sguardi di ognuno, valorizzando le risorse di cui ciascuno è portatore, offrendo percorsi di crescita individuali e gratificanti.
Obiettivi educatrici | Obiettivi bambino |
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Incentivare lo sviluppo dell’autonomia del bambino | Raggiungimento della propria autonomia |
stimolare l’area e le capacità linguistiche e di verbalizzazione dei bambini | Iniziare le prime verbalizzazioni |
porre il bambino come soggetto attivo nello sviluppo della sua educazione | Sviluppare la capacità di mettersi nei panni dell’altro attraverso il gioco simbolico |
Proporre materiale ed esperienze diversificate | Sperimentare materiali e strumenti diversi |
Agevolare il rapporto di collaborazione tra nido e famiglia |
Il periodo compreso tra i mesi di settembre e novembre verrà dedicato all’ambientamento. Durante tutto l’anno educativo le attività saranno intervallate da proposte stagionali, a proposte ludico educative.
Durante le belle giornate, anche nella stagione invernale, verranno privilegiate le attività all’esterno.
Nella proposta delle varie attività teniamo presente le reali capacità di apprendimento del bambino, in modo da presentargli dei giochi adeguati alla sua età, affinché non si annoino e non si sentano frustrati. Inoltre diamo la giusta importanza al rispetto dell’egocentrismo del piccolo organizzando alcuni giochi strutturati nei quali ogni bambino dispone del proprio materiale. Conosceranno quindi in questo modo anche le stagionalità, le festività, i colori e i cibi che le caratterizzano.
I bambini del nido saranno divisi in due gruppi, e potranno usufruire di spazi esclusivi per il proprio gruppo. I luoghi predisposti per tali attività saranno: il salone in veranda, il terrazzo esterno, la stanza dell’angolo morbido.
Il progetto continuità si pone l’obiettivo di accompagnare, nel modo più armonico e fluido possibile il passaggio dei bambini dal nido alla scuola dell’infanzia.
A causa dell’emergenza sanitaria che sta attraversando il nostro paese, abbiamo ripensato le modalità attraverso le quali poter comunque attivare tele progettazione, convinte che, dal punto di vista educativo tale progetto abbia oggi più che mai, una fondamentale importanza.
Tra le diverse prassi educative relative alla continuità nido- infanzia vi è solitamente l’individuazione di una tematica, un libro, un personaggio che possa fare da “ponte” tra la realtà del nido e quella della scuola dell’infanzia. I bambini e le bambine che frequentano l’ultimo anno del nido, nel corso dei mesi, familiarizzano con questo “oggetto ponte”, lo conoscono e, grazie al lavoro delle educatrici, diventa per loro affettivamente significativo, oltre che cognitivamente riconoscibile. In altre parole, quell’oggetto diventa il simbolo dell’esperienza vissuta e delle relazioni instaurate.
Il progetto di quest’anno prevede l’accompagnamento di alcuni gnomi, già conosciuti durante l’anno dai bambini, e prevede la lettura di alcuni libretti con attività ed esperienze che accompagnano il passaggio dei bambini alla scuola dell’infanzia.
Il progetto motorio verrà presentato da un maestro esterno e vi prenderanno parte i bambini della classe dei grandi. L'Attività motoria prevede di costruire un programma specifico per la fascia d’età, che risponda alle reali necessità di ogni bambino. Verranno presentati, giochi di coordinazione corporea, attività senso- motorie ed esperienze ludiche.
Il rapporto di fiducia e di collaborazione nido- famiglie è molto importante così come la creazione di sinergia verso un unico progetto educativo, fondato sui bisogni di ogni singolo bambino e bambina.
La coerenza tra educatrici e genitori sta nella trasversalità delle modalità di comunicazione reciproca, dei rimandi con la bambina/ bambino e nella possibilità di condividere il senso delle azioni educative utilizzate al nido e riproducibili a casa.
È quindi compito delle educatrici creare momenti di incontro e scambio con le famiglie, attraverso assemblee, colloqui e attività ricreative.